superato il quorum ai referendum popolari con almeno il 57% (h16) degli aventi diritto.
aldilà degli stupidi commenti politici che inevitabilmente si sprecano sulle tv e giornali, a mio parere va letta la volontà del popolo italiano di ridimensionare/cambiare la linea di corruttela che sta dietro le privatizzazioni selvagge, che hanno regalato beni pubblici e POTERE a gruppi privati.
ho letto commenti preoccupati su questo, che affermavano che l'abrogazione degli articoli sui beni pubblici comporterebbe un problema di compatibilità alle norme europee, con conseguente necessità di reintrodurre sotto altre forme ancor più privatistiche e favorevoli alle multinazionali.
ma quel che dico, aldilà degli eventuali cavilli tecnici, la maggioranza dei votanti ha espresso una linea precisa, che dice no alla sottrazione dei beni pubblici al popolo.
(politiche attuate da governi di dx e sx indistintamente)
se aggrappandosi ai cavilli anche avvenisse questo, ed il referendum venisse scippato come già avvenuto con il nucleare, il finanziamento pubblico ai partiti, ecc..., il popolo sarebbe ulteriormente tradito, con tutte le conseguenze che questa prospettiva apre.
che lo facciano!!!
io personalmente lotterò perché ciò non avvenga, e questa volta il prezzo per il tradimento del popolo lo pagheranno acaro prezzo!
allo stesso modo sul nucleare c'è chi afferma l'eventuale blocco della ricerca sperimentale.
spero che ciò non avvenga, e penso che non avverrà.
l'avanzamento scientifico si può rallentare, ed è quello che già avviene, ma in nessun modo può essere fermato.
sosterrò sempre la ricerca scientifica, ma altro è l'applicazione industriale della tecnologia nucleare per la produzione di energia elettrica, con il suo corollario di massiva produzione di scorie pericolosissime e rischio di incidenti.
sul legittimo impedimento, l'indicazione è chiara!
le leggi ad personam, ed i pasticci nelle riforme del sistema legale attuate da questo governo vengono sonoramente BOCCIATE!!!
il signor berlusconi silvio (P2N° 1816) DEVE rimettersi agli accertamenti delle sue malefatte da parte della magistratura.
questo voto dice chiaramente che le toghe non sono rosse o eversive, alle balle del nano su questi temi la maggioranza degli italiani NON CREDE.
tutto questo già lo sapevamo, ma questo voto ha dato un manto di indiscutibile ufficialità sulla linea anti neo-liberista, pro-ecologista.
lunedì 13 giugno 2011
venerdì 15 aprile 2011
Vittorio Arrigoni
omaggio a Vittorio Arrigoni...
ammazzato questa notte a gaza.
in questo video Arrigoni risponde punto su punto alla partecipazione di saviano alla manifestazione pro coloni israeliani.
ammazzato questa notte a gaza.
Gaza: Restiamo Umani (intervista a Vittorio Arrigoni)
in questo video Arrigoni risponde punto su punto alla partecipazione di saviano alla manifestazione pro coloni israeliani.
mercoledì 30 marzo 2011
ZEITGEIST su canale 5
ZEITGEIST su canale 5
al senso della vita di bonolis verranno presentati
degli spezzoni tratti dal materiale del movimento zeitgeist, ad ogni puntata ci sarà un piccolo flash, con una intervista finale a J.Fresco.
qui il link video al senso della vita...
http://www.video.mediaset.it/video/il_senso_della_vita/full/217561/prima-puntata.html#te-s1-c1-o1-p1
buona visione...
al senso della vita di bonolis verranno presentati
degli spezzoni tratti dal materiale del movimento zeitgeist, ad ogni puntata ci sarà un piccolo flash, con una intervista finale a J.Fresco.
qui il link video al senso della vita...
http://www.video.mediaset.it/video/il_senso_della_vita/full/217561/prima-puntata.html#te-s1-c1-o1-p1
buona visione...
giovedì 17 marzo 2011
La Violenza
qual'è l'origine della violenza?
i meccanismi comportamentali che portano alla sua genesi.
potremmo mai vivere in una società libera dalla violenza se la società stessa insegna e promuove la violenza come soluzione alla violenza.
martedì 23 novembre 2010
Awakening -- RISVEGLIO
nonostante il mio pessimo inglese ho proceduto con la traduzione di questo pregevole documentario.
ringraziamo il sig. "google translate" per il prezioso aiuto,
il video è presente su varie piattaforme, ma la traduzione l'ho effettuata su dot.sub
di conseguenza li docu con i sottotitoli è alloggiato qui http://dotsub.com/view/8facd416-c3ac-45e1-97a5-ce352b7d59cb
il documentario ripercorre i mali della nostra economia monetaria spiegando la genesi storica le conseguenze ed i perché sia necessario abbandonarla.
il linguaggio e semplice e comprensibile, accompagnato da grafici esplicativi.
un ottima introduzione alla RBE (economia basata sulle risorse).
la discussione sul forum zeitgeistitalia QUI
ringraziamo il sig. "google translate" per il prezioso aiuto,
il video è presente su varie piattaforme, ma la traduzione l'ho effettuata su dot.sub
di conseguenza li docu con i sottotitoli è alloggiato qui http://dotsub.com/view/8facd416-c3ac-45e1-97a5-ce352b7d59cb
il documentario ripercorre i mali della nostra economia monetaria spiegando la genesi storica le conseguenze ed i perché sia necessario abbandonarla.
il linguaggio e semplice e comprensibile, accompagnato da grafici esplicativi.
un ottima introduzione alla RBE (economia basata sulle risorse).
la discussione sul forum zeitgeistitalia QUI
martedì 23 febbraio 2010
critica al capo del governo
Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di
delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la
condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo. Perché
il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una parte per
insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e
tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle
sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto
che al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il
dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere,
sceglie sempre il tornaconto.
Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile
effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo
onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di modesto
seguito, un personaggio un po' ridicolo per le sue maniere, i suoi
atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso
della gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è
diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo
esempio italiano.
Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza
credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di
famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si
circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo
abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo,
senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio
che vuole rappresentare.
chi l'ha scritto?
Elsa Morante,

Mi direte: ma come fa ad avere scritto questa pagina Elsa Morante, che è morta nel 1985?
Qualunque cosa abbiate pensato, il testo, del 1945, si riferisce a Mussolini.
Lo scritto, del 1° maggio 1945, intitolato Il Capo del Governo è in Pagine autobiografiche postume, pubblicate in “Paragone Letteratura”, n. 456, febbraio 1988,
delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la
condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo. Perché
il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una parte per
insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e
tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle
sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto
che al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il
dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere,
sceglie sempre il tornaconto.
Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile
effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo
onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di modesto
seguito, un personaggio un po' ridicolo per le sue maniere, i suoi
atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso
della gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è
diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo
esempio italiano.
Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza
credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di
famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si
circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo
abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo,
senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio
che vuole rappresentare.
chi l'ha scritto?
Elsa Morante,

Mi direte: ma come fa ad avere scritto questa pagina Elsa Morante, che è morta nel 1985?
Qualunque cosa abbiate pensato, il testo, del 1945, si riferisce a Mussolini.
Lo scritto, del 1° maggio 1945, intitolato Il Capo del Governo è in Pagine autobiografiche postume, pubblicate in “Paragone Letteratura”, n. 456, febbraio 1988,
sabato 26 settembre 2009
Appello per la Libertà di Informazione in Rete

Lo scarso impegno della politica nella diffusione della banda larga sul territorio e nell’alfabetizzazione informatica della popolazione e l’inarrestabile susseguirsi di iniziative legislative volte a scoraggiare l’utilizzo della Rete come veicolo di diffusione ed accesso all’informazione costituiscono indici sintomatici della ferma volontà di non consentire che la Rete giochi il ruolo che le è proprio: primo vero mezzo di comunicazione di massa ed esercizio della libertà di manifestazione del pensiero nella storia dell’umanità.
L’emendamento D’Alia sui filtraggi governativi dei contenuti, il DDL Carlucci contro ogni forma di anonimato, il DDL Lussana finalizzato ad accorciare la memoria della Rete, il DDL Alfano attraverso il quale si vorrebbero applicare all’intera blogosfera le disposizioni in tema di obbligo di rettifica nate per la sola carta stampata e, infine, il DDL Pecorella – Costa, con il quale ci si prefigge l’obiettivo di trasformare ex lege l’intera Rete in un immenso quotidiano e trattare tutti i suoi utenti da giornalisti, direttori o editori di giornali non possono lasciare indifferenti.
Esiste il rischio, ed è elevato, che ci si risvegli un giorno non troppo lontano e ci si accorga che la Rete è spenta e che la prima e l’ultima speranza di uno spazio per l’informazione libera è naufragata.
Muovendo da tali premesse riteniamo importante che la blogosfera e la Rete italiana partecipino alla manifestazione del 3 ottobre per la libertà di informazione, sottolineando che esiste una “questione informazione in Rete” che non può e non deve passare inosservata perché se la libertà della stampa concerne il presente, quella della blogosfera riguarda, oltre il presente, il futuro prossimo di ciascuno di noi.
L’auspicio è pertanto che quanti hanno a cuore le sorti dell’informazione in Rete, il 3 ottobre aderiscano alla manifestazione chiedendo alla politica che, in futuro, ogni iniziativa governativa o legislativa si ispiri a questi elementari principi di libertà e democrazia che costituiscono la versione moderna dell’art. 11 della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e del cittadino:
La libera comunicazione dei pensieri e delle opinioni è uno dei diritti più preziosi per l'uomo: quindi ogni cittadino può parlare, scrivere, pubblicare in Rete liberamente, salvo a rispondere dell'abuso di questa libertà nei casi determinati dalla legge.
Nessun sito internet può formare oggetto di sequestro o di altro provvedimento che ne limiti o impedisca l’acceso se non in forza di un provvedimento emesso dall’Autorità giudiziaria nell’ambito di un giusto processo.
L’attività di informazione on-line di tipo non professionistico e non gestita in forma imprenditoriale è libera ed il suo svolgimento non può essere soggetto ad alcun genere di registrazione o altro adempimento burocratico.
La disciplina sulla stampa e quella sull’editoria non si applicano alle attività di informazione on-line svolte in forma non professionistica ed imprenditoriale.
Nessuno deve venir molestato per le sue opinioni, fossero anche sediziose, purché la loro manifestazione non turbi l'ordine pubblico stabilito dalla legge.
Claudio Messora - Byoblu.Com
Guido Scorza – Istituto per le politiche dell’innovazione (guidoscorza.it)
Vittorio Zambardino – Scene digitali (La Repubblica)
Alessandro Gilioli – Piovono rane (L’Espresso)
Enzo Di Frenna - enzodifrennablog.it (giornalista)
Arturo di Corinto –Free hardware Foundation
Marco Contini – Società Pannunzio per la libertà di informazione
Ernesto Belisario – Istituto per le politiche dell’innovazione
Vincenzo Vita – Senatore della Repubblica
Giuseppe Giulietti – Portavoce Articolo 21
FIRMA L'APPELLO: http://www.firmiamo.it/lalibertadiinformazioneinrete
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